Mampsis è il nome della località delle fonti greche, l'Onomasticon di Eusebio e la Mappa di Madaba; Kurnub è quello delle fonti arabe.
Fondata dai Nabatei nel I sec. d.C. fu abitata durante i periodi nabateo, romano e bizantino. L'insediamento si sviluppò probabilmente da quella che era una tappa carovaniera della "Via dell'incenso" che collegava l'Arabia con la costa del mar Mediterraneo. Nella fonte citata dell’Onomasticon Mampsis distava una giornata di cammino da Thamara (‘En Ḥaṣeva) raggiungibile attraverso l'impegnativa e spettacolare "Salita degli scorpioni" (Maale Akrabbim).
I Nabatei scelsero questo luogo per creare una stazione carovaniera perché situata vicino al torrente. Nell'alveo del torrente costruirono tre solidi sbarramenti o dighe per fermare l'acqua. La popolazione e i viaggiatori potevano così disporre di un'importante risorsa idrica in un'area povera di sorgenti. Tra le rovine del parco archeologico non sono state individuate tracce di acquedotti. Si propone perciò che il bacino fluviale fosse la risorsa d'acqua principale di Mampsis. L'acqua era successivamente trasportata e conservata nelle grandi vasche cittadine. (...)
Tra i reperti archeologici ritrovati a Mampsis mancano quelli del periodo nabateo che risalenti al I sec. a.C. quando furono fondate Avdat e Nizzana. Le prime costruzioni di Mampsis risalgono invece al I sec. d.C.
→ M. Luca - Mampsis (2025)