Elusa

Elusa. Piantina

1. Torre del comandante
2. Chiesa cattedrale
3. Teatro
4. Montagna di rifiuti dinanzi alla porta della città
5. Il Nahal Besor che scorre fino a Gaza

Elusa. Torre

Il Pellegrino anonimo di Piacenza, che vi soggiornò per un certo tempo intorno al 570 dC, qualifica la città di Elusa con il titolo altisonante di "caput deserti". Questo titolo, comunque inteso, sottolinea l'importanza della città. Le principali carte antiche ne segnalano anche il carattere di "caput viarum" facendo convergere tutte le principali vie di comunicazione del Negev, e tra il Negev e le altre regioni, proprio in questo luogo.

Elusa. Nahal Bsor

La città è circondata sui lati ovest e nord dal torrente Besor, uno dei maggiori corsi d'acqua, a regime torrenziale, del circondario. Sboccando nel Mare Mediterraneo poco a sud di Gaza, il torrente si può ugualmente considerare come il confine del Canaan, o della Palestina, in direzione dell'Egitto.

Elusa. Esplorazione

Ci distendiamo a ventaglio nel tentativo di identificare gli altri punti salienti della città, che non risultano più così tanto facile da riconoscere, diversi anni dopo lo scavo. Comunque raccogliamo da terra un discreto numero di oggetti interessanti, frammenti ceramici e monetine bronzee, soprattutto nella zona di fronte alla porta della città, dove s'innalza una vera e propria montagna di rifiuti prodotta nell'antichità.

Elusa. Cattedrale

In sostanza, ci dobbiamo accontentare oggi delle foto eseguite più di 20 anni fa, durante gli scavi. Possiamo vedere così gli elementi caratteristici della Cattedrale, e particolarmente la maestosa scala di ben sette gradini che faceva da base per la sedia del vescovo.