Bellarmino Bagatti - Emmanuele Testa, Il Golgota e la croce. Ricerche storico-archeologiche (Collectio Minor 21), Jerusalem 1978, rist. 1984
→ Scheda nel sito delle Edizioni Terra Santa
San Paolo, parlando della giustificazione delle anime, disse che Gesù Cristo «fu consegnato per i nostri delittti e fu risuscitato per la nostra giustificazione» (Rom. 4,25). Non volle con ciò affermare che ci fossero state due zone di influenza, con confini chiaramente segnati, sicché si dovesse attribuire alla morte e al Calvario la nostra redenzione dall’uomo vecchio, carico di peccati, e alla resurrezione e al Sepolcro la nostra giustificazione e arricchimento nell’uomo nuovo. Sapendo infatti che la Chiesa è celeste e terrestre nello stesso tempo, bisogna ammettere che essa sia stata frutto contemporaneamente tanto della morte quanto della resurrezione del suo Cristo. Cioè, dobbiamo considerare la frase paolina strutturata secondo il parallelismo sintetico, non antitetico. Così sempre la Chiesa, sia quella giudeo-cristiana ortodossa, sia quella gentilo-cristiana, ha interpretato questa dottrina della giustificazione, che non è essenzialmente «paolina» ma universale, comune a tutte le catechesi primitive
(dall’Introduzione).
Sommario
Parte I – Il Golgota nella tradizione e nella archeologia (B. Bagatti)
I – Golgota, Cranio, Calvario
II – I ricordi sacri del Golgota
III – La trasformazione avvenuta nel 135
IV – Le trasformazioni costantiniane del IV secolo
V – La cappella della Santa Croce
VI – Il Golgota dal 614 a noi
Parte II – La croce nella chiesa primitiva (E. Testa)
I – Seppellimento resurrezione della Croce
II – Le quattro festività della Croce
III – Il culto popolare della Santa Croce
IV – I simboli della Croce tratti da testimonianze bibliche
V – I simboli della Croce tratti dalla cosmologia neo-platonica e storico-popolare
VI – Gli elementi costitutivi e le forme della Chiesa
VII – La dynamis e i frutti della Croce
Appendici
Indici