Giovanni di Fedanzola da Perugia, Descriptio Terrae Sanctae. Ms. Casanatense 3876 (Collectio Maior 43), Jerusalem 2003
Ed.: U. Nicolini - R. Nelli
Trad. italiana e note: S. De Sandoli - E. Alliata
English transl. by J. Boettcher
Coord.: A. Bartoli Langeli - A. Niccacci
→ Scheda nel sito delle Edizioni Terra Santa
L'opera di fra Giovanni di Fedanzola da Perugia in traduzione italiana e inglese, con riproduzione fotografica del manoscritto originale.
Di fra Giovanni di Fedanzola da Perugia si hanno poche e incerte notizie. Non si tratta però di una persona del tutto sconosciuta alla storia. Si sa infatti che fu ministro della provincia minoritica di Terra Santa, all’inizio del secolo XIV, e autore di una Descriptio di quella regione redatta ad uso dei pellegrini. In una lettera, scritta da Avignone il 1° marzo 1329, è chiamato dal Papa Giovanni XXII “figlio diletto”. I suoi tratti più caratteristici sono una curiosità penetrante e vivace, il gusto di vedere capire descrivere, il piacere dei rapporti umani, l’attitudine a mettere insieme i dati d’esperienza e una grande.
La sua opera letteraria, Descriptio Terrae Sanctae, data per persa, fu rinvenuta in un manoscritto latino della Biblioteca Casanatense di Roma (ms. 3876) da Cesare Cenci nel 1983. Si tratta di 74 carte pergamenacee di piccola dimensione. Attreaverso una descrizione sistematica di tutti i luoghi biblici ci dona una spiegazione di come doveva essere la Grotta della Natività quando nacque Gesù. Il primo a studiare, e a far studiare, l’opera fu Ugolino Nicolini, che tuttavia morì prima di averne completata la pubblicazione. Il lavoro fu ripreso e portato a termine dopo la sua morte. Si provvide il testo di una traduzione italiana e inglese con lo scopo di facilitarne la diffusione. Un commento, basato principalmente sul confronto delle fonti contemporanee, ne illustra l’importanza storica. Arricchisce il volume la riproduzione fotografica integrale del codice manoscritto.