
Scrive l’Anonimo Piacentino, nel 570 d.C. circa: “Partiti da Sefforis, dopo tre miglia arrivammo a Cana, dove il Signore fu alle nozze (Gv 2,1-11), e ci sedemmo sul medesimo sedile, dove io indegno scrissi il nome dei miei genitori... delle idrie rimangono due; ne riempii una di vino e portandola piena sulla spalla, la offrii all’altare e nella fonte stessa ci lavammo per devozione. Poi andammo alla città di Nazaret”.