Archelaide

Archelaide nella Tabula Peutingeriana

Archelaide fu fondata da Archelao, figlio di re Erode il grande. Alla morte del re l’imperatore romano nominò Archelao etnarca di Giudea. Nel 6 d.C. i Romani lo rimossero dall’incarico. L’amministrazione fu affidata a prefetti da loro nominati (Ant. Giud. XVII,340).

Giuseppe Flavio scrisse che Archelaide si trovava tra Gerico e Fasaelide ed era rinomata per i datteri. L’oasi apparteneva al demanio reale asmoneo e successivamente a quello erodiano (Ant. Giud. XVIII, 31). È stata identificata con le rovine di Khirbet el-Beiyudat, località che si trova nei pressi del villaggio-oasi di ‘Auja at-Tahṭa a circa dieci chilometri nord di Gerico.

L’oasi è alimentata dalle acque del wadi el-‘Auja, che sgorga ad ‘Ein ‘Auja, una sorgente situata a occidente, alle falde della montagna di Efraim.

Le rovine dell’antico villaggio si trovano a nord del villaggio moderno, sul lato orientale della strada che conduce a Beth-Shean. Il sito fu casualmente scoperto nel 1986 quando furono fatti lavori per allargare la strada numero 90. Lo scavo archeologico ha riportato alla luce rovine di alcuni edifici tra i quali si riconoscono quelle di un complesso ecclesiastico con una bella chiesa decorata a mosaico.

M. Luca - Archelaide