Pianta archeologica della citta
1. Porta cananea
2. Basilica
3. Bouleuterion
4. Tell antico
5. Resti delle mura sul mare
6. "Pozzo della Pace"
7. Chiesa di epoca crociata
Gli scavi di Ascalon sono di estensione molto limitata ma le aree scavate dagli archeologi hanno restituito elementi suggestivi.
La scoperta della porta cittadina e di un piccolo santuarietto con la statuina del ‘vitello d’argento’ (Medio Bronzo II) ha premiato le ricerche di L.E. Stager (1985 in poi).
Dopo i primi scavi effettuati da J. Garstang (1921) sono riprese le ricerche nella trincea principale su Tell el-Khadra che presenta la successione di tutte le fasi occupazionali a partire dal periodo calcolitico.
Nel centro della città si trova la basilica civile (35x110 m) decorata con una serie di absidi nel settore sud. Le fonti storiche a partire da Erodoto (V secolo a.C.) descrivono lo splendore di Ascalon, ricca di templi (Atargartis, Cerceto e Semiramide, Dagon e Apollo), regge, palazzi meravigliosi. Le tracce di questo passato glorioso finora sono date dalle molte statue pagane, dalle colonne e dai capitelli di stile classico rinvenuti negli scavi.
Poco a sud della Porta di Gerusalemme sono state messe in luce le rovine di una piccola cappella di epoca medievale. Le conche delle absidi erano decorate con affreschi. Nella costruzione delle navate sono stare riusate alcune colonne di granito scuro di epoca bizantina.
Nei secoli le mura di Ascalon furono ricostruite molte volte fino alle ultime fasi che risalgono agli scontri tra crociati e ayyubidi dei secoli XII e XIII.
Nell’estate del 1192 Riccardo Cuor di Leone e Saladino suggellarono un trattato di pace distruggendo insieme le mura di Ascalona. Secondo le fonti il muro era lungo 1,5 km e aveva 53 torri difensive.
Foto: R. Pierri