Ciclo di conferenze in Giordania

In the Footsteps of Christianity in the Holy Land of Jordan

“In the Footsteps of Christianity in the Holy Land of Jordan” (“Sui passi del cristianesimo in Terra Santa di Giordania”), questo è stato il tema di un ciclo di conferenze tenutasi in Giordania dal 3 al 6 febbraio, organizzato dall’Associazione Pro Terra Sancta con il supporto scientifico dello Studium Biblicum Franciscanum.

Un itinerario per approfondire le radici cristiane in questa porzione di Terra Santa e per scoprire e valorizzare il suo patrimonio culturale.

La formula adottata ha visto alternarsi al mattino conferenze ad Amman e a Madaba, tenute anche da diversi docenti dello SBF, e al pomeriggio visite archeologico-topografiche di alcuni tra i siti più importanti della Giordania, quali Umm ar-Rasas, Amman, Madaba, Mukhayyat, Monte Nebo, Macheronte (cf. programma allegato).

Molto positivo il clima instauratosi tra relatori e partecipanti, quasi tutti guide ufficiali del Regno Hashemita di Giordania.

Il Patriarcato Latino di Gerusalemme ha sostenuto l’iniziativa e nella giornata di apertura è stato presente anche il Nunzio Apostolico in Giordania, S.E.R. Mons. Giovanni Pietro Dal Toso. Un indirizzo particolare di saluto e gratitudine è stato espresso dal Decano dello Studium Biblicum, P. Rosario Pierri.

Vi invitiamo a leggere l’articolo pubblicato nel sito dell’Associazione Pro Terra Sancta.

Intervento del Decano P. Rosario Pierri

Eccellenza Reverendissima Monsignor Giovanni Pietro Dal Toso,
Illustri e distinti rappresentanti delle Autorità giordane,
Cari amici,

l’evento che oggi e nei prossimi giorni ci accingiamo a vivere ha il sapore di un sogno che si realizza. Era tempo che la Giordania rivendicasse con maggiore vigore il proprio status di Terra Santa, parte integrante di quella terra benedetta che vide il cammino di profeti, di Gesù di Nazareth, dei suoi apostoli e discepoli. Fu qui che, come narrano i Vangeli, San Giovanni Battista precedette il Signore, battezzando sulle rive del Giordano coloro che accorrevano a lui per confessare i propri peccati.

La Giordania custodisce i segni di una tradizione millenaria, un patrimonio che va valorizzato e promosso con convinzione, anzitutto per motivi religiosi, ma anche per diffondere la consapevolezza della sua ricchezza storica, archeologica e artistica.

Questo "sogno" sta prendendo progressivamente forma e oggi, grazie all’impegno dell’Eccellentissimo Nunzio Apostolico in Giordania, Monsignor Giovanni Pietro Dal Toso, della Dottoressa Sara Cibin, rappresentante dell’Associazione Pro Terra Sancta in Giordania, e alla collaborazione del Professor Gianantonio Urbani dello Studium Biblicum Franciscanum, siamo qui riuniti per dare inizio al primo Corso di Formazione destinato alle guide del pellegrinaggio desiderose di approfondire la storia del Cristianesimo in Giordania: “Sulle orme del Cristianesimo nella Terra Santa di Giordania”.

Sono molti gli eventi che hanno preparato il rilancio della Giordania come centro del pellegrinaggio cristiano, in una scelta illuminata della Casa Reale e del Governo giordano.

I pellegrinaggi dei Sommi Pontefici in Terra Santa hanno giocato un ruolo fondamentale in questo grande progetto. Per i Papi, questo viaggio ha il significato di un ritorno alla terra delle origini. Così fu per San Paolo VI, il quale, alla vigilia della sua partenza, dichiarava:

“E in effetti, il nostro viaggio vuole essere un ritorno alla culla del Cristianesimo, là dove il granello di senape della parabola evangelica mise le sue prime radici, crescendo come un albero frondoso, la cui ombra oggi copre tutto il mondo.”

La Terra Santa è la terra dei “Misteri della Redenzione”, dei luoghi santificati dalla Vita, dalla Passione e dalla Risurrezione di Nostro Signore.

L’idea del ritorno emerge con altrettanta chiarezza nel saluto di San Giovanni Paolo II a Sua Maestà il Re ‘Abd Allāh II e ai membri del Governo giordano, il 20 marzo del 2000:

“La mia visita nel vostro Paese e l’intero viaggio che oggi inizio fanno parte del Pellegrinaggio Giubilare religioso con cui intendo commemorare il Secondo Millennio dalla Nascita di Gesù Cristo. Fin dall’inizio del mio ministero di Vescovo di Roma, ho coltivato il grande desiderio di segnare questo evento pregando in alcuni dei luoghi legati alla storia della salvezza..., quei luoghi dove il Signore nostro Gesù Cristo realmente visse o che sono connessi alla sua opera di redenzione.”

Benedetto XVI, nel suo discorso al Centro Regina Pacis di Amman l’8 maggio 2009, svelava il senso profondo del suo pellegrinaggio in Terra Santa, riconoscendosi come uno dei tanti pellegrini che, nei secoli, hanno sentito il desiderio di visitare quei luoghi:

“Come innumerevoli pellegrini prima di me, ora è il mio turno di soddisfare il profondo desiderio di toccare, attingere conforto e venerare i luoghi in cui Gesù visse, i luoghi resi santi dalla sua presenza.”

E infine Papa Francesco, il 24 maggio 2014, rivolgendosi alle Autorità giordane, così si esprimeva:

“Ringrazio Dio per avermi concesso questa opportunità di visitare il Regno Hashemita di Giordania, sulle orme dei miei predecessori Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI... Voi siete conosciuti come uomini di pace e costruttori di pace: grazie! Sono grato per l’impegno della Giordania nel sostenere importanti iniziative volte a promuovere il dialogo interreligioso e la comprensione tra ebrei, cristiani e musulmani.”

Tutti e quattro questi grandi pellegrini giunsero in Terra Santa per attingere nuova linfa per il loro ministero e per promuovere la pace fondata sulla giustizia. Essi avvertivano un legame profondo con i pellegrini che li avevano preceduti e, come loro, pregarono nei luoghi santi, presentando a Cristo i bisogni della Chiesa e del mondo.

Nonostante le sue evidenti contraddizioni, la Terra Santa rimarrà sempre la terra di Gesù e della Rivelazione di Dio. L’attenzione dei Pontefici e, più in generale, dei cristiani di ogni confessione verso questa terra è un elemento essenziale della fede, sia dal punto di vista storico che teologico.

La posa della prima pietra della Chiesa del Battesimo di Gesù ad al-Maghtas, avvenuta il 10 maggio 2009 per mano di Benedetto XVI, ha segnato un passaggio significativo. Il 10 gennaio scorso, Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, ha presieduto, in nome del Santo Padre, il rito di consacrazione della Chiesa.

L’odierna inaugurazione di questo Corso di Formazione è il frutto di un lungo cammino, che affonda le sue radici negli anni precedenti il Grande Giubileo del 2000. Fu in quel periodo che il compianto Padre Michele Piccirillo, coinvolto da Sua Altezza il Principe Ghazi Ben Muhammad, iniziò le prime esplorazioni presso il luogo del Battesimo, contribuendo alla riscoperta di quel sito così significativo per la cristianità.

Oggi, a distanza di anni, assistiamo alla crescita di un progetto che, come un grande albero nato da un piccolo seme, è destinato a svilupparsi ulteriormente e a portare frutti abbondanti, per i pellegrini e per la popolazione locale.

Desidero infine menzionare con particolare gioia la mostra “Giordania: l’alba del Cristianesimo”, in corso in Vaticano dal 31 gennaio al 28 febbraio, promossa dal Ministero del Turismo e delle Antichità della Giordania. Un’iniziativa che richiama alla memoria le numerose esposizioni organizzate in tutto il mondo dal compianto Padre Piccirillo, il quale, con il suo instancabile lavoro, ha saputo trasformare i magnifici mosaici rinvenuti in tanti siti giordani in veri e propri ambasciatori di questa terra.

Anche il nostro Corso di Formazione per le Guide del Pellegrinaggio vuole essere un piccolo seme deposto in un campo vastissimo. Agli occhi di alcuni potrebbe sembrare un evento di modesta rilevanza, ma non è così: noi lo affidiamo con umiltà a Dio, nella certezza che Egli saprà farlo crescere e portare frutti di bene.

A nome dello Studium Biblicum Franciscanum e degli altri promotori del Corso, vi ringrazio per la vostra presenza. L’alto numero di partecipanti è un segno promettente: significa che siamo sulla strada giusta.

A tutti voi auguro un’esperienza proficua e ricca di benedizioni.

Fra Rosario Pierri, OFM Decano dello Studium Biblicum Franciscanum – Gerusalemme