Il Negev nelle carte antiche
Testi: Eugenio Alliata - Documentazione fotografica: Massimo Luca
La carta musiva di Madaba
Rinvenuta a Madaba (Giordania) nel 1896, il mosaico (VI-VII sec. dC) rappresenta, con qualche lacuna, tutta la Terra Santa.
Le località più importanti sono realizzate con una rappresentazione più realistica mentre per quelle minori ci si accontenta di un semplice simbolo accanto al nome.
A sinistra abbiamo il Negev, a destra l'Egitto con il fiume Nilo.
Le scritte più lunghe si riferiscono a memorie bibliche, altrimenti viene dato il solo nome del luogo.
In rosso:
- "Sorte di Simeone".
- "Deserto di Sin [Zin], dove furono mandate giù la manna e le quaglie".
In nero:
- "Deserto dove il serpente di bronzo salvò gli Israeliti".
- "Rafidim, dove Israele combattè Amalek che l'attaccava".
- "Bersabea, che ora è Berossaba. Fin là i confini della Giudea verso il sud, da Dan presso Paneas che la delimita a nord".
- "Arad, da dove erano gli Araditi".
- "Gerara, un tempo città reale dei Filistei e confine dei Cananei verso sud, dov'è il Salto Geraritico".
- "Iethor, che è anche Iethera".
- "Asemona, città presso il deserto che separa il passaggio verso l'Egitto e quello verso il mare".
Sotto Asemona ci sono tre altre città: "Elusa, Fotis, Orda".
In alto, cioè a est, abbiamo "Mampsis" e i tre forti dell'Araba: "Prasidin, Thamara, Moa".
Tabula Peuntingeriana
Sono stati qui riuniti artificialmente gli estremi di due segmenti (il IX e il X) di una antica carta stradale romana (IV sec. dC) conservataci attraverso una copia medioevale.
L'originale, che è lungo in totale circa sette metri, mostra tutto il mondo conosciuto ai romani, dalla Spagna alla Cina. Sono indicate nella Tabula le principali vie di comunicazione e le distanze che separano le "mansiones" o tappe di cammino.
Si possono vedere il Sinai (a sinistra) e il Negev (a destra).
Tra le scritte di colore rosso figurano il "Monte Sinai" e il "Monte Oliveto". Un'altra dice: "Deserto nel quale errarono i figli di Israele per quarantanni sotto la guida di Mosè". Anche le strade figurano in rosso.
Tra le scritte in nero si vede, a destra, "Gerusalemme, così chiamata prima, adesso Aelia Capitolina". 71 miglia la separano da "Elusa", da dove parte la strada per "Haila" comprendente cinque tappe: "Oboda", "Lysa", "Gypsaria", "Rasa", "Ad Dianam" per un totale di 148 miglia. Un'altra strada unisce "Elusa" a "Thamar" dopo un percorso di 53 miglia e finalmente, attraversata la valle dell'Araba, raggiunge "Petris" (Petra).
Notitia Dignitatum
La "Notitia Dignitatum" è un interessante elenco comprendente organismi di governo militare e amministrativo dell'Impero Romano nel V sec. dC. Non ne possediamo più l'originale, ma piuttosto delle copie eseguite nel medioevo.
Nonostante qualche errore di scrittura non è difficile riconoscere alcune delle località. Il testo che ci riguarda, sotto il titolo "Dux Palestinae", è accompagnato da un disegno che rappresenta luoghi sulle due sponde del Giordano.
Il rispetto della reale geografia si direbbe solo approssimativo, come mostra la posizione relativa di due delle città più facilmente riconoscibili, "Aelia" e "Aila", in basso, rispettivamente a destra e a sinistra del fiume.