Valle di Zin e Mizpe Ramon

Valle di Zin. Panorama

La splendida giornata favorisce una visione chiara delle montagne che circondano la valle del torrente Zin che discende fino all'Araba. La veduta è presa dal Memoriale di David Ben Gurion. La caratteristica cima conica di Hod Akev, che si vede in lontananza, ci servirà da punto di riferimento per tutta l'escursione in programma questo pomeriggio nella riserva naturale di Mazzuq Ha-Zinnim. L'escursione sarà fatta in gran parte sulle jeep e condotta da una guida locale.

Valle di Zin. Pozzo

Durante il Mandato Britannico, negli anni trenta, furono praticate nel deserto alcune trivellazioni fino a mille metri sotto la superficie, per verificare la presenza di riserve acquifere di natura geologica. I risultati furono positivi ma non tanto soddisfacienti e così lo sfruttamento non ebbe luogo. Ma i sassolini lanciati nel pozzo si possono udire ancora discendere nel tubo per diverse centinaia di metri.

Valle di Zin. Verso En Akev

Le riserve geologiche sono quelle che garantiscono la continuità delle locali sorgenti. Per questo esse godono della caratteristica di non prosciugarsi completamente nemmeno nella stagione estiva. Adesso, in seguito alle recenti piogge, l'acqua scorre con particolare abbondanza in mezzo alle rocce che formano il fondo del wadi.

Valle di Zin. En Akev

La tipologia della sorgente di En Akev è simile a quella di En Avdat. Una piccola cascata continua a rifornire d'acqua questa pozza profonda e, col suo continuo scorrimento, forma sulla parete tutta una serie di concrezioni di vario genere. I visitatori sono richiesti di rispettare la natura e di lasciare il parco un'ora prima del tramonto. È importante lasciare libero l'accesso della sorgente agli animali (gazzelle, antilopi, ibex) che devono potersi abbeverare prima che, col buio, si mettano a loro volta in azione anche i predatori, particolarmente il leopardo, di cui esistono ancora nel Negev alcuni esemplari. Sulle rocce nidificano anche gli avvoltoi, alcuni dei quali vengono da noi avvistati.

Valle di Zin. Forte romano di Metzad Zin

Nel punto dove la strada romana antica discendeva nella valle per continuare verso Eilat, un piccolo forte proteggeva il passaggio dei viaggiatori e delle merci. La costruzione è composta da un corpo centrale con due torri a lato dell'entrata e poteva essere abitata da una dozzina di soldati. La medesima strada, facente parte di una rete nota col nome di Darb es-Sultan, fu usata ancora dopo l'occupazione araba fino all'epoca ottomana.

Valle di Zin. Panorama su Metzad Zin

Tutte le principali sorgenti del Negev (En Avdat, En Akev, En Ziq, En Sharav, En Hava) sono concentrate nel deserto di Zin e si susseguono in linea lungo una direttiva che suggerisce il percorso logico di qualunque movimento organizzato di gente attraverso questo deserto. Il percorso della strada antica è stato ripreso in gran parte da un oleodotto (Trans-Israel Pipeline), costruito nel 1968 e lungo 254 km, che unisce il porto di Ascalon sul Mediterraneo con il porto di Eilat sul Mar Rosso, passando attraverso il Nahal Zin, Mitzpeh Ramon, e il deserto di Paran.

Makhtesh Ramon. Tramonto

Il sole del tramonto, con le sue lunghe ombre, ci offre uno spettacolo di notevole efficacia dall'alto di Mitzpe Ramon, che ci fermiamo ad osservare prima di scendere nel cratere omonimo. La strada continua poi ancora verso Eilat, una città moderna edificata presso l'antica Etzion Geber biblica e l'Aila romano-bizantina, dove passeremo la notte.