Bottini, Introduzione all’opera di Luca (Analecta 79)

Bottini, Introduzione all’opera di Luca

Giovanni Claudio Bottini, Introduzione all’opera di Luca. Aspetti teologici (Analecta 79), Milano 2011

Scheda nel sito delle Edizioni Terra Santa

Edizione riveduta e corretta di Introduzione all’opera di Luca (Analecta 35) con una Postfazione dell’Autore, che completa e aggiorna la già accurata panoramica sulla storia dell’interpretazione dell’opera lucana.

Chi conosce il movimento odierno degli studi sul Nuovo Testamento sa che il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli riscuotono la simpatia di una grande schiera di studiosi, oltre che di numerosi vivaci gruppi ecclesiali. autorevoli e ponderosi commentari sono stati pubblicati e stimolanti monografie e articoli si succedono a ritmo ininterrotto, senza contare strumenti e sussidi di divulgazione.

Questa fioritura non può non rallegrare per i frutti che già produce e per quelli di cui fa sorgere fondate speranze. Tra i frutti mi piace indicare l’orientamento di non pochi studi verso la teologia di Luca. Si vanno infatti moltiplicando le ricerche sugli aspetti e i contenuti teologici studiati e delineati alla luce dei due “discorsi” che la tradizione ha attribuito a Luca.
Non senza trepidazione affido al pubblico il presente saggio di introduzione alla teologia di Luca.

La trepidazione è vinta alla luce di due consigli “sapienti” del mondo antico che mi colpirono quando li lessi la prima volta e mi tornano spesso alla mente. Orazio scriveva a Mecenate “Est quadam prodire tenus, si non datur ultra: È pur qualcosa avanzare fino ad un certo punto, se non si può andar più in là” (Ep. I,1,32) e S. Agostino, parlando della conoscenza delle cose divine, diceva: “Intellegebas heri modicum, intelligis hodie amplius, intelleges cras multo amplius: Ieri comprendevi un poco, oggi comprendi un poco di più, domani comprenderai molto di più” (Tract. in Ioh. XIV,5). Siano queste parole un incoraggiamento e un augurio.