Escursione in Grecia 2016

19 - 25 giugno

Escursione in Grecia 2016
Escursione in Grecia 2016

A cura di Antonella Rizzuto

Al termine dell’Anno Accademico, dopo la sessione estiva di esami, lo SBF organizza per i propri studenti un’escursione facoltativa in una delle terre bibliche, scelta ciclicamente tra i paesi al di fuori di Israele/Palestina e Giordania. Quest’anno il viaggio di studio guidato dal prof. Piotr Blajer dal 19 al 25 giugno ha avuto per meta la Grecia, sui passi di S. Paolo.

Domenica 19 giugno l’appuntamento per la partenza è fissato alle 1.30 am alla porta di Damasco, dove ci ritroviamo in 24 partecipanti per raggiungere con il pullman l’aeroporto Ben Gurion. Con il volo delle 5.30 arriviamo ad Atene e da lì il volo delle 8.25 ci porta in un’ora a Salonicco. All’aeroporto si uniscono a noi altri 3 partecipanti provenienti dall’Italia e incontriamo la nostra guida greca, Apostolos.

Con il pullman ci dirigiamo direttamente a Filippi per circa 160 km nella Macedonia, passando a nord della penisola Calcidica, senza riuscire ad vedere il monte Athos a causa della foschia. A Filippi cominciamo a ripercorrere i passi di S. Paolo proveniente da Troade nel suo secondo viaggio missionario (At 16,12-40), guidati ad ogni tappa dalle spiegazioni del nostro prof. che affida a Paolo l’incarico di leggere durante l’escursione i testi della Scrittura corrispondenti. Visitiamo il sito archeologico: la basilica A, la prigione dell’apostolo, il foro, la basilica ottagonale e la via Egnatia, che ci emoziona particolarmente. Ci spostiamo poi presso il torrente dove è fissata la memoria del battesimo di Lidia, la prima cristiana europea, accanto al quale è stata costruita una chiesa.
Ripartiamo per Kavala, l’antico porto di Neapolis, dove ci fermiamo per un pranzo a base di pesce sul lungomare. Torniamo a Salonicco percorrendo altri 150 km per visitare la città, l’antica Tessalonica nella quale fa tappa S. Paolo (At 17,1-9). Saliamo alla città alta per vedere il bel panorama e le mura, e poi entrare nella antica basilica del patrono S. Demetrio; scendiamo lungo il mare sostando alla Torre bianca e passiamo davanti all’arco di Galerio.

Arrivati in albergo celebriamo la messa in una sala riservata, come tutte le volte che non è possibile trovare fuori un luogo adeguato; gli ebdomadari dell’escursione Edson e Dimas si occupano della sua preparazione quotidiana, così come delle lodi e dei vespri che recitiamo insieme sul pullman.

Grecia 2016. Berea bema

Lunedì 20 lasciamo Tessalonica per dirigerci a ovest, percorrendo circa 75 km per raggiungere Berea. Nella moderna città chiamata oggi Veria ci fermiamo nel luogo in cui si fa memoria del passaggio di S. Paolo (At 17,10-15) presso un bema che diventa per noi l’altare intorno al quale celebriamo la messa.

Ci spostiamo poi a 16 km a sud-est a Vergina per visitare le tombe reali nascoste sotto un tumulo di terra, la più maestosa delle quali è ritenuta la sepoltura di Filippo il Macedone, padre di Alessandro Magno; nel sito sono esposti anche i corredi funerari, con corone e gioielli d’oro di splendore impressionante, purtroppo non fotografabili.

Pranziamo presto nelle vicinanze e quindi ripartiamo in direzione Meteore. Percorriamo, la strada E75 che passa ai piedi dell’Olimpo (2917 m.) costeggiando il mare presso l’antico porto di Pidna. Passata la fortezza bizantina di Platamonas entriamo in Tessaglia attraverso la valle di Tembi, stretta tra l’Olimpo e il monte Ossa. Avvistate le Meteore Apostolos, valutati gli orari di apertura, decide di portarci a visitare la Meteora femminile di S. Barbara, mentre da fuori vediamo le altre: S. Stefano, S. Nicola, Varlaam, Megalo Meteoro. Questi “monasteri dell’aria” uniscono allo spettacolo naturale delle particolari formazioni rocciose la bellezza degli antichi edifici monastici costruiti sulla loro cima, esistenti già a partire dall’XI sec. ma fioriti soprattutto nel XIV sec. Nel monastero di S. Barbara ci soffermiamo ad ammirare le strutture, gli affreschi, il panorama.

Prima di giungere in albergo a Kalambaka sostiamo a Trikala, nel laboratorio di icone di Pefkis, un prete ortodosso. Dopo cena usciamo a fare un giro nel centro del paese.

Grecia 2016. Delfi

Martedì 21 lasciamo Kalambaka e ci dirigiamo ancora verso sud. La prima sosta è alle Termopili dove un monumento moderno a Leonida ricorda il luogo della famosa battaglia del 480 a.C.

Attraversiamo un altopiano salendo verso il Parnaso e riscendiamo a Delfi. Visitiamo il sito iniziando dal museo dove sono esposti reperti degli scavi, soffermandoci davanti alle magnifiche sculture del tesoro di Sifno, alle metope del tesoro degli Ateniesi, all’auriga in bronzo. Nell’ora in cui il sole è a picco attraversiamo il mercato romano fuori del recinto sacro e risaliamo lungo la via sacra lastricata che passa davanti a diversi edifici votivi, tra cui il tesoro di Argivi, quello di Sifno e quello degli Ateniesi, fino al quadrivio e al grande tempio di Apollo, santuario noto in tutto il mondo antico per gli oracoli della Pizia. Da lì e dal teatro scorgiamo gli altri edifici in basso nella valle.

Finita la visita e risaliti sul pullman passiamo davanti alla fonte Castalia. Pranziamo tardi e sulla strada verso Atene facciamo tappa a Ossios Loukas. Visitiamo questo monastero bizantino dell’XI sec. edificato sulla tomba del monaco Luca lo Stiriota e composto da due chiese, un Katholikon con splendidi mosaici e la più antica Theotokos con raffinati rilievi marmorei.

Ci dirigiamo ancora a sud-est nella penisola Attica, attraversando Tebe e Eleusi e scorgendo in lontananza Maratona.
Giunti ad Atene dopo la messa e la cena in albergo diversi di noi escono per fare un giro in città, arrivando a piazza Syntagma in metro ma tornando a piedi a causa di uno sciopero inaspettato, dopo aver visto il cambio della guardia, l’Olimpieion, la porta di Adriano e l’Acropoli illuminata.

Grecia 2016. Aeropago Atene

Mercoledì 22 la mattinata è dedicata alla visita dell’Acropoli. Iniziamo dal nuovo museo aperto nel 2009, ricchissimo di sculture straordinarie tra cui spiccano le cariatidi dell’Eretteo e le metope del Partenone. Poi saliamo sull’Acropoli passando sotto il tempio di Atena Nike e attraversando i maestosi Propilei, fino a trovarci davanti all’Eretteo e al Partenone; ascoltate le minuziose spiegazioni, completiamo il giro e vediamo dall’alto il teatro e l’odeion.

Scendiamo attraverso i Propilei e saliamo sull’Areopago, dove ci fermiamo per riprendere il percorso di S. Paolo (At 17,16-34) e ascoltare il suo discorso agli ateniesi letto da Peter in greco. Dall’alto vediamo l’agorà e usciamo dal sito.

Dopo il pranzo a base di pesce ci dirigiamo in pullman verso la punta della penisola Attica, a circa 70 km, per la visita di Capo Sunion dove si trovano i resti del tempio di Poseidone. Al ritorno facciamo una breve sosta allo Stadio olimpico ricostruito a fine XIX sec. per i primi giochi olimpici dell’era moderna.

Giovedì 23 lasciamo Atene con i bagagli e partiamo per Corinto. La prima tappa è sul canale artificiale attraverso il quale mar Egeo e mar Ionio comunicano, un passaggio che nell’antichità avveniva su strada tra i due porti di Cencre ad est, di cui vediamo i pochi resti sul mare, e Lechaion a ovest. Entrati nel Peloponneso giungiamo al sito archeologico di Corinto, ai piedi della città alta (Acrocorinto) nella quale si trovava il tempio di Afrodite noto per la ierodulia. Prima visitiamo il museo, in cui sono esposti tra l’altro un rilievo e un’iscrizione che segnalano la presenza di una sinagoga giudaica, e poi entriamo nell’agorà, dove celebriamo la messa. Segue la visita delle rovine, a partire dal bema presso il quale veniva amministrata la giustizia, il luogo in cui cioè il proconsole Gallione avrebbe giudicato Paolo (At 18,12-17). Completiamo il giro dal portico sud fino alla via del Lechaion, le basiliche, la fontana Peirene, concludendo al tempio dorico di Apollo. Approfittiamo della competenza di don Leonardo Giuliano, che ha conseguito di recente il dottorato SBF con una tesi legata al Corpus Paolino, per ascoltare approfondimenti su Paolo, il suo epistolario e in particolare la comunità di Corinto.

Grecia 2016. Micene

Ripartiamo in direzione sud verso Micene. La prima tappa è alla tomba di Agamennone o “tesoro di Atreo”, imponente struttura circolare con architravi monolitici impressionanti. Poi saliamo sulla collinetta dove si trovano le rovine della città circondata da mura ciclopiche entrando attraverso la celebre porta dei leoni. Vediamo il circolo delle tombe reali, resti di abitazioni e del palazzo reale.

Dopo il pranzo, molto tardi, riprendiamo la strada che si dirige ancora verso sud, attraversiamo Tripoli e Megalopoli nel cuore dell’Arcadia, fino a raggiungere Olimpia dopo circa 185 km. Per sfruttare la piscina dell’albergo ritardiamo la cena alle 21.

Venerdì 24 la mattinata è dedicata alla visita del sito archeologico della antica Olimpia, la città nota per i giochi panellenici che vi si celebravano dal 776 a.C.. Iniziamo dal museo, che espone i resti del tempio di Zeus e statue notevoli, poi visitiamo l’area archeologica, immersa tra alberi e arbusti: la palestra e il ginnasio per gli allenamenti, l’edificio usato come laboratorio da Fidia poi trasformato in chiesa bizantina, l’albergo di Leonida, poi sull’Altis - la zona elevata più sacra - il tempio di Zeus Olimpio che conteneva la statua crisoelefantina del dio, il tempietto di Filippo, il tempio di Era, l’altare dove si accendeva la fiaccola olimpica, l’esedra e la strada degli tesori fino allo stadio. Qui abbiamo un po’ di tempo libero e alcuni non perdono l’occasione per una memorabile corsa sulla pista.

Usciti dal sito pranziamo in un ristorante vicino e poi lasciamo Olimpia, percorrendo la strada che costeggia lo Ionio e risale fino al golfo di fronte a Zante e Cefalonia.

Facciamo tappa a Patrasso per visitare la chiesa di S. Andrea che conserva le reliquie dell’apostolo e la croce del martirio. Anche in questa occasione sfruttiamo le conoscenze di un membro del gruppo, don Giuseppe De Simone docente di Patristica, per saperne di più sulle tradizioni legate al santo.

Passati davanti al nuovo ponte sospeso ripartiamo per Atene, percorrendo tutta la costa nord del Peloponneso. Vediamo Lepanto e il golfo di Corinto, fino a riattraversare il canale e giungere nella capitale, nello stesso albergo che abbiamo lasciato giovedì. Usciamo dopo cena per fare un giretto e vedere sulla odos Panepistimiou l’Akademia, l’Università e la Biblioteca Nazionale.

Sabato 25 è l’ultimo giorno di escursione. Già dal primo mattino cominciano le partenze: ci lasciano Alberto, Sony e Federico. Il programma prevede tempo libero fino all’ora di pranzo, così ci dividiamo in gruppetti per visitare la città e fare acquisti. Secondo il consiglio di Apostolos percorriamo il quartiere di Monastiraki, il mercato e la Plaka - una zona ricca di chiesette bizantine, alcune molto belle come la Mikrì Mitropolis accanto alla cattedrale -, la Biblioteca di Adriano, l’agorà romana, il monumento di Lisicrate, fino ai piedi dell’Acropoli.

Rientriamo per pranzare insieme in albergo, poi con i bagagli andiamo in pullman al Museo Bizantino, che raccoglie pezzi architettonici e oggetti religiosi cristiani dal IV sec. insieme a numerose preziose icone. Terminata la visita e salutato don Pino che parte, il pullman ci porta al Museo Archeologico Nazionale, la nostra ultima tappa. Il Museo è tra i maggiori del mondo per l’arte antica e contiene svariate collezioni; riusciamo a visitare seppure velocemente le sale della ceramica neolitica, la collezione cicladica, le sale della scultura arcaica con anfore, kouroi e steli funerarie, le sale della scultura classica, della scultura ellenistica, dei bronzi, delle sculture romane, dei vasi nei vari stili, i reperti di Santorini, concludendo con la collezione micenea e la maschera cosiddetta di Agamennone.

Usciti dal museo e fatta l’ultima foto di gruppo saliamo sul pullman che passa davanti all’albergo per lasciare i 9 che da Atene partono il giorno successivo per diverse destinazioni, mentre i rimanenti 13 si dirigono all’aeroporto accompagnati da Apostolos - che è stata per noi un’ottima guida, parla perfettamente italiano e mostra in ogni campo una grande competenza - per volare a Tel Aviv e rientrare insieme a Gerusalemme.

Foto di Antonella Rizzuto e fra Gonzalo Collipal